martedì 10 novembre 2015

Una buona scelta

 

Non ho mai vinto alla lotteria, sarà perché non gioco mai, ma nonostante tutto posso godere di alcune fortune. Una di queste è la mia recente collaborazione con Non Solo Gore. Oltre a ospitare alcuni miei deliri libreschi, sotto forma di recensione, mi offre la possibilità di approfondire la mia scarsa – scarsissima – conoscenza del cinema indipendente italiano. Sia chiaro, più spesso di quanto vorrei, mi lascio andare e qualche blockbuster targato USA lo guardo e, non mi vergogno a scriverlo, a volte rimango anche soddisfatto. Certo, tra remake di pietre miliari, inutili reboot, storpiature più o meno invalidanti per rendere familiare qualsiasi contenuto, diventa sempre più difficile imbattersi in prodotto buono, ma le lamentazioni lasciamole per i funerali, quando è possibile sabotiamo l'affluenza alle sale e magari potrebbe, il condizionale è d'obbligo, cambiare qualcosa.
Ok, sono un illuso romantico ma sempre meglio che essere un cinico str***o, di quelli che non hanno mai fatto nulla di buono se non criticare, criticare, criticare e via così all'infinito.
Cosa fare, accontentarsi? Adottare il saio e lo spirito dell'asceta sino alla prima uscita interessante?
Direi che non è il caso, l'alternativa esiste, il cinema indipendente, appunto. Anziché surfare tra i soliti porti e improvvisarsi pirata 2.0, basta attraccare su Youtube o Vimeo e godersi lo spettacolo.
Sono tutti capolavori? No, diciamo che alcuni sono un po' acerbi o eccessivamente casalinghi, come altrove anche qui troverete incompetenti che si vendono per “Il regista del futuro”, ma questi specialisti della chiacchiera hanno il punto debole nei fatti, così potete riconoscerli facilmente e scartarli.
Per tutto il resto, diamo tempo al tempo.
Mettete da parte disponibilità economiche degne di un faraone, effetti speciali strabilianti e distribuzioni stellari.
Cosa rimane? Le idee e la passione. Non è poco, credetemi. Anche mettendo assieme tutto l'oro di Paperon De Paperoni e le migliori magie di Mandrake non otterrete mai una buona idea o qualche grammo di passione.
Dopo tante chiacchiere, arriviamo al dunque.
Avete mai visto The Choice di Annamaria Lorusso? Direi che è il caso di dedicare una ventina di minuti al Shortfilm della regista novarese. Il livello tecnico non si discute. Dall'audio alla qualità della fotografia, dai movimenti della macchina da presa alla scelta della location, nulla è fuori posto. I colori caldi e il buon livello della recitazione degli attori tolgono ogni dubbio e si riassumono in un prodotto degno di attenzione.
Conosco Annamaria, ho avuto la fortuna di incontrarla in un paio di occasioni e so quanto si impegni affinché tutto fili per il verso giusto.
Prima di riassumere la trama, diamo un'occhiata agli attori. Roberto D'Antona interpreta Eric, un giovane disperato che compie la propria scelta senza calcolare le conseguenze. La sceneggiatura prevede un rapido passaggio dall'ora zero allo stupore procurato non dalla meraviglia, ma dall'orrore e il disgusto, per approdare alla disperazione. Per chi conosce le performance di Roberto D'Antona, sa che riesce a dare la carne, le ossa e, spesso, il sangue ai ruoli che interpreta. Sotto la maschera dell'antagonista c'è nascosto il viso di Michael Segal. Oltre alla presenza fisica e nonostante il volto celato dalla maschera, imprime la necessaria potenza per elevare il re al di sopra dei suoi sudditi (e che sudditi) nel proprio regno. Annamaria Lorusso ha un ruolo particolare, interpreta l'anima di Eric. Nelle sequenze in cui recita, appare allo stesso tempo distante e rassicurante; separata dal divario di chi è rimasto orfano della propria parte spirituale, soprattutto grazie a un'espressione celata, risulta essere pronta a colmare il divario per ricongiungersi e guidare la propria parte umana.
Di più non posso dirvi, altrimenti parte la sagra dello spoiler.
La trama di The Choice. Partiamo dal presupposto che è un corto catalogabile nel genere horror, ma non si tratta di un ghost movie, ha delle connotazioni metafisiche. Tranquilli, non vi addormenterete per seguire qualche incolore lezione di teologia applicata o sciroppandovi noiose speculazioni filosofiche.
Eric giunge a bordo di un'autovettura. Con sé ha una valigetta che contiene un tappeto rosso, un coltello, delle pillole, una fotografia di una ragazza e una pistola. L'attenzione si focalizza sull'arma e un proiettile azzera le sue tribolazioni. Inizia un viaggio surreale oltre la vita,
alla scoperta di una dimensione peggiore dell'inferno.
Questo è quanto, non scrivo più nulla e vi invito a guardare The Choice.


Cast e produzione:
Scritto, diretto e prodotto da Annamaria Lorusso. Co-prodotto da Stefano Pollastro. Attori: Roberto D'Antona, Annamaria Lorusso, Michael Segal. Effetti visivi a cura di Enrique Antonado. Make up a cura di Paola Laneve. Musiche di Olsi Baba. Genere Horror/Drama. Colore, 21 minuti circa. Disponibile sul canale Youtube di Annamaria Lorusso.
Riconoscimenti:
Award of Excellence: Actor: Leading (Roberto D'Antona as Eric);Award of Excellence: Actor: Supporting (Michael Segal as The Emperor);Award of Excellence: Actress: Supporting (Annamaria Lorusso as The Soul);Award of Excellence Special Mention: Film Short;Award of Excellence: Best Lead Actor (Roberto D'Antona as Eric) Accolade Global Film Competition 2015. Certificate of Excellence; 4th Kolkata Shorts International Film Festival 2015;Official Selection: Los Angeles Horror Competition 2015;Official Selection: #TOFF - The Online Film Festival 2015;Official Selection: Trip To Italy Horror Film Fest 2015;Official Selection: #TMFF - The Monthly Film Festival 2015.

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