Non ho mai vinto alla lotteria, sarà perché non gioco mai, ma nonostante tutto posso godere di alcune fortune. Una di queste è la mia recente collaborazione con Non Solo Gore. Oltre a ospitare alcuni miei deliri libreschi, sotto forma di recensione, mi offre la possibilità di approfondire la mia scarsa – scarsissima – conoscenza del cinema indipendente italiano. Sia chiaro, più spesso di quanto vorrei, mi lascio andare e qualche blockbuster targato USA lo guardo e, non mi vergogno a scriverlo, a volte rimango anche soddisfatto. Certo, tra remake di pietre miliari, inutili reboot, storpiature più o meno invalidanti per rendere familiare qualsiasi contenuto, diventa sempre più difficile imbattersi in prodotto buono, ma le lamentazioni lasciamole per i funerali, quando è possibile sabotiamo l'affluenza alle sale e magari potrebbe, il condizionale è d'obbligo, cambiare qualcosa.
Ok,
sono un illuso romantico ma sempre meglio che essere un cinico
str***o, di quelli che non hanno mai fatto nulla di buono se non
criticare, criticare, criticare e via così all'infinito.
Cosa
fare, accontentarsi? Adottare il saio e lo spirito dell'asceta sino
alla prima uscita interessante?
Direi
che non è il caso, l'alternativa esiste, il cinema indipendente,
appunto. Anziché surfare tra i soliti porti e improvvisarsi pirata
2.0, basta attraccare su Youtube o Vimeo e godersi lo spettacolo.
Sono
tutti capolavori? No, diciamo che alcuni sono un po' acerbi o
eccessivamente casalinghi, come altrove anche qui troverete
incompetenti che si vendono per “Il regista del futuro”, ma
questi specialisti della chiacchiera hanno il punto debole nei fatti,
così potete riconoscerli facilmente e scartarli.
Per
tutto il resto, diamo tempo al tempo.
Mettete
da parte disponibilità economiche degne di un faraone, effetti
speciali strabilianti e distribuzioni stellari.
Cosa
rimane? Le idee e la passione. Non è poco, credetemi. Anche mettendo
assieme tutto l'oro di Paperon De Paperoni e le migliori magie di
Mandrake non otterrete mai una buona idea o qualche grammo di
passione.
Dopo
tante chiacchiere, arriviamo al dunque.
Avete
mai visto The Choice di Annamaria Lorusso? Direi che è il caso di
dedicare una ventina di minuti al Shortfilm della regista novarese.
Il livello tecnico non si discute. Dall'audio alla qualità della
fotografia, dai movimenti della macchina da presa alla scelta della
location, nulla è fuori posto. I colori caldi e il buon livello della
recitazione degli attori tolgono ogni dubbio e si riassumono in un
prodotto degno di attenzione.
Conosco
Annamaria, ho avuto la fortuna di incontrarla in un paio di
occasioni e so quanto si impegni affinché tutto fili per il verso
giusto.
Prima
di riassumere la trama, diamo un'occhiata agli attori. Roberto
D'Antona interpreta Eric, un giovane disperato che compie la propria
scelta senza calcolare le conseguenze. La sceneggiatura prevede un
rapido passaggio dall'ora zero allo stupore procurato non dalla
meraviglia, ma dall'orrore e il disgusto, per approdare alla
disperazione. Per chi conosce le performance di Roberto D'Antona, sa
che riesce a dare la carne, le ossa e, spesso, il sangue ai ruoli che
interpreta. Sotto la maschera dell'antagonista c'è nascosto il viso
di Michael Segal. Oltre alla presenza fisica e nonostante il volto
celato dalla maschera, imprime la necessaria potenza per elevare il
re al di sopra dei suoi sudditi (e che sudditi) nel proprio regno.
Annamaria Lorusso ha un ruolo particolare, interpreta l'anima di
Eric. Nelle sequenze in cui recita, appare allo stesso tempo distante
e rassicurante; separata dal divario di chi è rimasto orfano della
propria parte spirituale, soprattutto grazie a un'espressione celata,
risulta essere pronta a colmare il divario per ricongiungersi e
guidare la propria parte umana.
Di
più non posso dirvi, altrimenti parte la sagra dello spoiler.
La
trama di The Choice. Partiamo dal presupposto che è un corto
catalogabile nel genere horror, ma non si tratta di un ghost movie,
ha delle connotazioni metafisiche. Tranquilli, non vi addormenterete
per seguire qualche incolore lezione di teologia applicata o
sciroppandovi noiose speculazioni filosofiche.
Eric
giunge a bordo di un'autovettura. Con sé ha una valigetta che
contiene un tappeto rosso, un coltello, delle pillole, una fotografia
di una ragazza e una pistola. L'attenzione si focalizza sull'arma e
un proiettile azzera le sue tribolazioni. Inizia un viaggio surreale
oltre la vita,
alla scoperta di una dimensione peggiore
dell'inferno.
Questo
è quanto, non scrivo più nulla e vi invito a guardare The Choice.
Cast
e produzione:
Scritto,
diretto e prodotto da Annamaria Lorusso. Co-prodotto da Stefano
Pollastro. Attori: Roberto D'Antona, Annamaria Lorusso, Michael
Segal. Effetti visivi a cura di Enrique Antonado. Make up a cura di
Paola Laneve. Musiche di Olsi Baba. Genere Horror/Drama. Colore, 21
minuti circa. Disponibile sul canale Youtube di Annamaria Lorusso.
Riconoscimenti:
Award of Excellence: Actor: Leading (Roberto
D'Antona as Eric);Award of Excellence: Actor: Supporting (Michael
Segal as The Emperor);Award of Excellence: Actress: Supporting
(Annamaria Lorusso as The Soul);Award of Excellence Special Mention:
Film Short;Award of Excellence: Best Lead Actor (Roberto D'Antona as
Eric) Accolade Global Film Competition 2015. Certificate of
Excellence; 4th Kolkata Shorts International Film Festival
2015;Official Selection: Los Angeles Horror Competition 2015;Official
Selection: #TOFF - The Online Film Festival 2015;Official Selection:
Trip To Italy Horror Film Fest 2015;Official Selection: #TMFF - The
Monthly Film Festival 2015.
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