Qualche milione di
anni fa una scimmia scese dall'albero pensando che la vita a due
zampe fosse una buona idea, un po' come il tizio di cui si racconta
nei Magnifici Sette, quello che decise di abbracciare un cactus nel
bel mezzo del deserto. Non ci è dato di sapere con certezza perché
il primate fece una scelta simile né se aveva la malaugurata
ambizione di diventare umano, ma ormai il danno era fatto. In poco
più di un paio di millenni siamo quasi riusciti a camminare in
posizione eretta. Sia chiaro, non siamo mai stati troppo civili e
dovremmo ancora vergognarci per le molte scelte avventate fatte nei
secoli, ma ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la
situazione, se non il mondo in cui viviamo?
Un singolo non può
fare nulla? Forse è così, ma può essere un esempio e, se il
messaggio non cade nel vuoto e incontra menti ricettive, può
diventare il primo passo verso un cambiamento radicale.
Pensiamo a Gandhi,
Rosa Louise Parks, Martin Luther King, Hawa Abdi, Nelson Mandela,
Harriet Beecher Stowe e moltissimi altri personaggi che hanno creduto
e lottato per le loro idee.
Non avevano
superpoteri ma sono riusciti a portare a termine imprese impensabili.
Noi, possiamo fare
di più? Certo e dobbiamo iniziare subito... perché domani potrebbe
essere troppo tardi!
Dopo un paio di etti di buoni propositi, mi diverto a mettere in fila un po' di parole a proposito di Senza Poteri, un fumetto Marvel.
La storia
sceneggiata da Matt Cherniss e Peter Johnson oggi risulta essere una
buona cura contro lo sfruttamento hollywoodiano dell'immagine del
supereroe. Un'enorme operazione commerciale che, tra non molto,
saturerà completamente il gusto e la pazienza degli spettatori.
Ma torniamo a noi.
Il protagonista è
Mr. Watts, uno psicologo di New York risvegliatosi dopo un coma
durato tre giorni. Il ritorno alla normalità però porta due
spiacevoli effetti collaterali; la sensazione di non avere mai
vissuto veramente la propria vita e delle visioni, delle interferenze
che aprono squarci su un mondo in cui esistono mutanti ed esseri
dotati di superpoteri. Nel suo studio si avvicendano pazienti come il
giovane e promettente scienziato Peter Parker, il misterioso Logan e
l'avvocato Matt Murdock impegnato nella difesa di Frank Castle. I
lettori abituali di fumetti avranno già riconosciuto le identità
segrete di Spiderman, Wolverine, Daredevil e del Punisher ma quelli
citati non sono gli unici pazienti degni di nota.
Se pensate che
Powerless sia solo un brutto sogno del Dott. Xavier, vi blocco
subito. Non è così scontato, riserva parecchi colpi di scena e si
concentra soprattutto su uomini normali che devono affrontare
situazioni difficili.
Nonostante tutto
saranno degli eroi o degli uomini normali? Combatteranno per quello
in cui credono o si arrenderanno?
È il caso di leggerlo per riflettere su come ognuno di noi possa fare la differenza anche senza sparare le ragnatele o effettuare altri strabilianti prodigi.
Dal punto di vista
“tecnico”, la sceneggiatura funziona non ha tempi morti o disegni
incollati per raggiungere quelle previste dal contratto di edizione.
Come già ho scritto, la trama non è scontata e procede attraverso
un buon numero di colpi di scena.
Il tratto di Michael
Gaydos è caratterizzato da linee spesse che creano spigoli vivi per
riprodurre una realtà dura e poco incline alla clemenza, in pieno
accordo con i toni e le atmosfere vissuti da Mr. Watts. La
disposizione delle vignette nelle tavole ha un sapore noir, effetto
raggiunto dalla forte presenza di ombre e toni cupi, esaltati da
colori tenui e sfumati.
Detto questo, se vi
interessa, potete solo mettervi alla ricerca di un volume che non è
così facile da reperibile ma che merita una lettura.
Senza poteri di Cherniss e Johnson, disegni di Gaydos colori di Lee Loughridge. Uomo Ragno Wolverine Collezione 100% Marvel.
Nessun commento:
Posta un commento