mercoledì 20 gennaio 2016

A ognuno il suo...


Qualche milione di anni fa una scimmia scese dall'albero pensando che la vita a due zampe fosse una buona idea, un po' come il tizio di cui si racconta nei Magnifici Sette, quello che decise di abbracciare un cactus nel bel mezzo del deserto. Non ci è dato di sapere con certezza perché il primate fece una scelta simile né se aveva la malaugurata ambizione di diventare umano, ma ormai il danno era fatto. In poco più di un paio di millenni siamo quasi riusciti a camminare in posizione eretta. Sia chiaro, non siamo mai stati troppo civili e dovremmo ancora vergognarci per le molte scelte avventate fatte nei secoli, ma ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la situazione, se non il mondo in cui viviamo?



Un singolo non può fare nulla? Forse è così, ma può essere un esempio e, se il messaggio non cade nel vuoto e incontra menti ricettive, può diventare il primo passo verso un cambiamento radicale.
Pensiamo a Gandhi, Rosa Louise Parks, Martin Luther King, Hawa Abdi, Nelson Mandela, Harriet Beecher Stowe e moltissimi altri personaggi che hanno creduto e lottato per le loro idee.



 
Non avevano superpoteri ma sono riusciti a portare a termine imprese impensabili.
Noi, possiamo fare di più? Certo e dobbiamo iniziare subito... perché domani potrebbe essere troppo tardi!

Dopo un paio di etti di buoni propositi, mi diverto a mettere in fila un po' di parole a proposito di Senza Poteri, un fumetto Marvel.
La storia sceneggiata da Matt Cherniss e Peter Johnson oggi risulta essere una buona cura contro lo sfruttamento hollywoodiano dell'immagine del supereroe. Un'enorme operazione commerciale che, tra non molto, saturerà completamente il gusto e la pazienza degli spettatori.
Ma torniamo a noi.

Il protagonista è Mr. Watts, uno psicologo di New York risvegliatosi dopo un coma durato tre giorni. Il ritorno alla normalità però porta due spiacevoli effetti collaterali; la sensazione di non avere mai vissuto veramente la propria vita e delle visioni, delle interferenze che aprono squarci su un mondo in cui esistono mutanti ed esseri dotati di superpoteri. Nel suo studio si avvicendano pazienti come il giovane e promettente scienziato Peter Parker, il misterioso Logan e l'avvocato Matt Murdock impegnato nella difesa di Frank Castle. I lettori abituali di fumetti avranno già riconosciuto le identità segrete di Spiderman, Wolverine, Daredevil e del Punisher ma quelli citati non sono gli unici pazienti degni di nota.
Se pensate che Powerless sia solo un brutto sogno del Dott. Xavier, vi blocco subito. Non è così scontato, riserva parecchi colpi di scena e si concentra soprattutto su uomini normali che devono affrontare situazioni difficili.
Nonostante tutto saranno degli eroi o degli uomini normali? Combatteranno per quello in cui credono o si arrenderanno?



È il caso di leggerlo per riflettere su come ognuno di noi possa fare la differenza anche senza sparare le ragnatele o effettuare altri strabilianti prodigi.
Dal punto di vista “tecnico”, la sceneggiatura funziona non ha tempi morti o disegni incollati per raggiungere quelle previste dal contratto di edizione. Come già ho scritto, la trama non è scontata e procede attraverso un buon numero di colpi di scena.
Il tratto di Michael Gaydos è caratterizzato da linee spesse che creano spigoli vivi per riprodurre una realtà dura e poco incline alla clemenza, in pieno accordo con i toni e le atmosfere vissuti da Mr. Watts. La disposizione delle vignette nelle tavole ha un sapore noir, effetto raggiunto dalla forte presenza di ombre e toni cupi, esaltati da colori tenui e sfumati.
 
 

Detto questo, se vi interessa, potete solo mettervi alla ricerca di un volume che non è così facile da reperibile ma che merita una lettura.

Senza poteri di Cherniss e Johnson, disegni di Gaydos colori di Lee Loughridge. Uomo Ragno Wolverine Collezione 100% Marvel.

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