Tra tutte le fantasie letterarie divenute realtà, la mia
preferita riguarda H.P. Lovecraft. Purtroppo non riguarda Cthulhu e la
distruzione dell’intera razza umana, noi pelle rosa riusciamo a fare benissimo
da soli anche senza l’aiuto di Mr. Tentacoli Verdi, ma si tratta della
prestigiosa Miskatonic University che è passata dalla pagina alla realtà in
quel di Reggio Emilia, per la precisione in Via Squadroni 10/A.
Se non ricordo male, da quelle parti non scorre il fiume
Miskatonic ma grazie ai due formidabili docenti Giulia e Andrea avrete la
possibilità di conoscere degli autori incredibili e laurearvi con una serie di
letture da brivido.
Il primo consiglio è quello di seguire la pagina facebook
della Miskatonic University e, tranquilli, non
avrete sprecato un like per seguire una libreria ma qualcosa di più; oltre a
una invidiabile competenza in merito a letteratura weird – in qualunque sfumatura
di genere – organizzano spesso degli eventi molto interessanti.
E non ve lo scrivo tanto per aggiungere qualche battuta in
più al mio delirio. Più di mille parole e altrettante rassicuranti
dimostrazioni vi esorto a fare come San Tommaso, andate a mettere “il naso” nei
loro seminari e poi venite a dirmi se non ne è valsa la pena.
Sono sicuro che, più o meno sotto casa, ognuno di noi ha una
libreria indipendente che ha le stesse caratteristiche ma Giulia e Andrea hanno
una marcia in più.
Quale?
In collaborazione con Vincent Books, Miskatonic University
ci mette il logo – l’equivalente del metterci la faccia – e da fiducia e carta
agli autori, pubblicando dei racconti “che levati”.
Se siete quel genere di lettori che “no, i racconti no
perché i racconti… no” mi piacerebbe mandarvi a fare un giro voi e i vostri
pregiudizi, se invece non avete paraocchi editoriali e volete fare letture
interessanti la collana Miskatonic fa al caso vostro.
Si tratta di fascicoli con delle copertine stupende (come
avrete modo di vedere), inoltre in ognuno una tavola da forma e contorni al
momento cruciale della storia. Il formato è simile a quello dei fumetti e hanno
carta lucida che non si spappola dopo cinque minuti di lettura.
Arriviamo al dunque, in rigoroso ordine di pubblicazione:
Il gioco della bottiglia di Pietro Gandolfi.
Per sfuggire alla monotonia di Serenity, una cittadina fatta
di noia e calma piatta, un gruppo di ragazzi sfida la leggenda della casa della
strega Alice Hill per aggiungere un’emozione in più al vecchio e caro gioco
della bottiglia. Nel dare sfogo ai propri desideri sessuali scopriranno quale
tremendo segreto si cela tra quelle mura maledette.
Nelle crepe di Luigi Musolino.
Rosella e Giaco sono invecchiati assieme, sono legati da una
sorte comune che li ha svuotati negli anni e tutti e due rischiano di svanire.
Giaco è il più vecchio abitante del quartiere Rosella e da
ogni crepa nei muri sente il richiamo di qualcosa di vivo, affamato e pronto a
rinascere.
Spettri di ghiaccio di Maico Morellini.
La Lyubov Orlova è una nave da crociera dedicata a una
famosissima attrice russa che, dopo anni di traversate oceaniche, viene
destinata allo smantellamento. Durante l’ultimo viaggio accade qualcosa di
strano e il colosso sfugge al suo destino per vagare nei mari senza alcun
equipaggio. C’è qualcuno disposto a recuperarla nonostante le numerose leggende
che accrescono la fama del vascello fantasma.
Il cimitero dei Kaiju di Andrea Berneschi.
Il mondo intero è stato devastato da una guerra tra Asura e
Kaiju. Splendide divinità quadribraccia della mitologia indiana contro esseri
deformi e grottesche creati dagli umani. Nello scenario postapocalittico si
muove Wernika il cui unico scopo è dare un senso alla propria esistenza e
trovare il leggendario cimitero dei Kaiju.
Sono quattro racconti molto diversi per genere e contenuti.
Ognuno, oltre a una sana e robusta trama, ha un tema di sottofondo che scalda i
neuroni e attiva la libera attività del pensiero.
Insomma, non è solo e semplice intrattenimento.
Pochi e sparuti commenti per non attirare le ire del Dio
degli spoiler.
Gandolfi conferma la capacità di scendere nel profondo della
morbosità sessuale per squartare il velo della realtà.
Musolino mostra gli effetti disgreganti della vecchiaia e il
desiderio di riavvolgere il tempo, a qualunque costo, per rivivere una nuova
giovinezza.
Morellini traccia la rotta verso l’ignoto per raccontare
come e quanto si è disposti a fare per sfuggire all’ultimo viaggio.
Berneschi attraverso le dinamiche di una guerra riduce al
minimo l’umanità per far risaltare i sentimenti e l’anima dell’uomo.
Non voglio fare una classifica del più bello, di quello
scritto meglio o altre amenità del genere perché ognuno dei titoli, nella
propria particolarità, ha molto da offrire.
Come si fa ad avere questi quattro racconti? Potete andare
direttamente alla Miskatonic University oppure ordinarle dal negozio on line.
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