Vi siete mai chiesti quali sogni
inquieti abbia fatto Gregor Samsa prima di svegliarsi scarafaggio? Dopo
riflessioni semi serie, mi è venuto il dubbio che fossero popolati da mele:
anticipavano il frutto scagliato dal padre.
Tralascio il facile confronto con la
Genesi, il simbolo della conoscenza, la cacciata dal Paradiso, la mortalità e
tutti gli altri bagagli dell’uomo, quando è uscito dall’eternità per entrare
nella storia.
Kafka in poche righe introduce un terribile
elemento fantastico ridimensionandolo a normalità, ma non spende nessuna parola
a proposito degli incubi. Ad esempio, Andersen fa addormentare il Brutto Anatroccolo
e questi si risveglia cigno, escludo – per ovvi motivi – un’attività onirica
nei bruchi quindi, quando la vera essenza scritta nel dna si manifesta, non deve
essere disturbata con messaggi incomprensibili e nemmeno turbare lo sviluppo di
ciò che è sempre stato; il bruco è già farfalla anche quando zampetta sulle
foglie, il Brutto Anatroccolo cambia piume per essere cigno e Gregor Samsa era
già scarafaggio quando era commesso viaggiatore.
L’essenza affiora nel divenire sia che
sia destinata a volare tra i fiori, dominare con l’eleganza e la bellezza le
acque dello stagno, zampettare su e giù per i muri di casa sino a quando non
comprende e conosce a fondo la propria natura.
Lo scarafaggio viene ferito a morte da
una mela e anche qui tralascio il parallelo biblico.
Bene, ma cosa c’entrano un personaggio
di una serie televisiva e la freccia di piombo con cui Cupido colpisce Dafne
affinché rifiuti l’amore di Apollo?
“Il Cambiamento è il processo al
centro di ogni esistenza” è quanto sostiene il campione vulcaniano della
logica. Non è solo il singolo a cambiare ma anche la collettività, se non mi
credete chiedetevi che fine hanno fatto o cosa sono diventate le grandi
ideologie che dal dopoguerra hanno condizionato – nel bene e nel male – la vita
sociale o quanto e come siano cambiati sogni, ambizioni e desideri di tutta
l’umanità.
La mutazione non è infinita e
perpetua, talvolta raggiunge un precario equilibrio e lascia intravedere a cosa
è approdata prima di frantumarsi e ricominciare da capo.
In questo ribollire di rinnovamenti e
correzioni, alcuni individui sono trafitti dalla freccia di piombo e tentano di
sfuggire al Panta Rei e sono quelli che vedono in alta definizione i sogni
inquieti di Gregor “Scarafaggio” Samsa.
In questi giorni ho letto Il commissario
Soneri e la legge del Corano di Valerio Varesi.
Riporto la sinossi nuda e cruda:
“Per la prima volta da molti anni,
Soneri si trova spiazzato; ma non è il tipo di delitto su cui sta indagando, un
omicidio apparentemente banale, a turbarlo. È il contesto. Tutto comincia con
l’omicido di Hamed, un giovane tunisino che viveva nella casa di Gilberto
Forlai, 76 anni, cieco, e che proprio nella casa di Forlai viene trovato morto.
Seguendo le tracce di sangue di Hamed, Soneri si addentra sempre più nel mondo
della comunità musulmana di Parma, nelle lotte di periferia dove la tensione tra
immigrati e italiani è sempre più alta e minacciosa, e dove tutto si confonde.
Quanto pesano le questioni etniche e il radicalismo religioso, quanto pesa la
politica, e quanto pesa invece la dimensione criminale e in primo luogo il
controllo del mercato della droga? Quali sono le vere alleanze, e quali le vere
divisioni? L’unica cosa che accomuna tutto e tutti sembra essere soltanto
l’odio, sempre più manifesto e spudorato, sempre più palpabile: un odio che sta
minando le basi di una città, di una società intera.”
Appiccicategli l’etichetta che
preferite o inventatevene delle nuove del tipo noir sociale o giallo
sociologico, ma leggetelo perché ne vale davvero la pena. Un romanziere ha un
approccio narrativo nei confronti della realtà, rielabora ciò che lo circonda
e, tra fantasia e cronaca, riordina il caos quotidiano e ci aiuta a comprendere
un po’ meglio il nostro tempo.
Varesi è davvero andato oltre le mie
aspettative, sembra aver intrappolato persone vive tra le pagine ed è riuscito
a scatenarmi una serie di pensieri sulla metamorfosi e i cambiamenti. Soneri è
stato colpito da una freccia di piombo, ed è un osservatore quasi imparziale
che ci permette di conoscere meglio noi stessi e i nostri "avversari" nei
confronti delle piccole e grandi mutazioni: dai vegani ai carnivori, dagli
italiani agli immigrati, dalla sinistra alla destra, dalla democrazia alla
teocrazia, dalla connivenza alla lotta contro il crimine e molto, molto altro.
Il commissario Soneri e la legge del
Corano di Valerio Varesi. Frassinelli, 336 pagine, 2017. Disponibile anche in
ebook.
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